martedì 9 agosto 2016

Planet Explorer, l'avventura continua in Scozia

Prosegue l'avventura di Planet Explorer. Questa volta Luca Bracali ha girato la Scozia con una Suzuki GSX-S1000F ABS: "Una moto che mi ha letteralmente stupito!"

Per il nono capitolo della sua avventura, il foto-giornalista pistoiese ha scelto la terra di Scozia: 2.500 km in 9 giorni per effettuare il periplo di una delle più suggestive parti del nord Europa, inclusa la visita alle isole Orcadi, Ebridi, Shetland e Skye. E tutto con una moto che all'apparenza ha poco di turistico...

Luoghi assolutamente indimenticabili, specie se percorsi in moto, strade tortuose e talvolta col fondo imperfetto, meteo fortemente variabile con abbondanza di pioggia e freddo. Sono queste le condizioni che hanno messo a dura prova il fisico del pilota e la sua Suzuki GSX-S1000F ABS, una moto dall'anima sportiva, apparentemente poco adatta all'uso turistico: "Quando mi è stato proposto di intraprendere questo viaggio con la GSX-S1000F ho pensato che fosse pura follia", così esordisce Luca Bracali poco dopo il rientro dal suo Planet Explorer 9. "Non capivo cosa c'entrasse col granturismo una moto dal piglio così sportivo, con un quattro cilindri rabbioso che strizzava l'occhio alla pista. Ma è bastato percorrere i primi 300 km e provare, scendendo dalla moto, la stessa sensazione che provo quando mi alzo dal mio divano di casa per cambiare completamente idea... Incredibile. La posizione alta del manubrio, la sella, le pedane, tutto pare progettato per garantire un comfort che non esito a definire paragonabile, se non addirittura migliore, di quello di ben più blasonate moto spiccatamente turistiche. Ho percorso fino a 500 chilometri in 12 ore sotto l'acqua e alla fine l'unico problema che ho avuto è stato quello di... asciugare gli indumenti a fine viaggio". 

Merito senza dubbio dell'attento studio ergonomico compiuto dai tecnici Suzuki, che senza tradire il blasone di un Marchio e di una sigla, GSX, legati indissolubilmente alla pista, sono riusciti a creare una moto realmente ambivalente: "La GSX-S1000F sorprende; è una sorta di Dr.Jeckyll e Mr.Hyde, per restare in tema con il Regno Unito! Delle tre modalità disponibili per il Traction Control, ho praticamente sempre viaggiato sulla seconda, ideale per la talvolta scarsa aderenza riscontrata sulle strade scozzesi. Certo che se lo si esclude e si apre il gas il quattro cilindri scopre la sua vera indole e la moto da docile compagna di viaggio si trasforma in una belva scatenata".

Il quattro cilindri che sviluppa infatti 146 CV a 10.000 giri/min e una coppia di 106 Nm a 9.500 giri è lo stesso utilizzato sulla hypersport GSX-R1000 dal 2005 al 2008. Ma con la centralina calibrata per l'uso sport-touring, gli iniettori a 10 fori che migliorano il rendimento della combustione, la doppia farfalla SDTV e un efficiente scarico 4 in 2 in 1 con 2 tubi di compensazione per migliorare le prestazioni ai bassi e medi regimi, la GSX-S1000F ABS mostra anche un lato docile e progressivo al comando dell'acceleratore, ben assecondato da un telaio concepito per rendere la guida agile anche sui percorsi più tortuosi.

Prodotta anche nella versione naked, siglata semplicemente GSX-S1000 ABS, la 'F' ha pure una buona protezione aerodinamica: "Il cupolino offre un'eccellente protezione ai piloti di taglia media come me, che sono alto 1,74 metri", prosegue Brancali. "Il cambio è pressoché perfetto e l'ho spesso utilizzato senza usare la frizione mentre le sospensioni, che ho mantenuto nella taratura standard, si sono dimostrate versatili ed efficaci perfino in alcuni tratti che ho dovuto percorre in piedi sulle pedane". La forcella è una KYB a steli rovesciati da 43 mm completamente regolabile. Anche l'impianto frenante, derivato dalla categoria supersport (con all'anteriore pinze Brembo a 4 pistoncini e dischi da 310 mm), garantisce performance eccellenti: "La frenata è aggressiva", ci ha detto Bracali, "davanti davvero superlativa. Ma è efficace anche il freno posteriore, come ho potuto verificare utilizzandolo in alcuni passaggi particolarmente impegnativi e delicati, con la mia Go-Pro in azione... Per quanto riguarda l'ABS devo dire che non è assolutamente invasiva tanto che non ricordo di averne riscontrato l'intervento". Dunque tutto perfetto, chiediamo a Luca: "In generale direi proprio di si. Se devo fare un appunto questo va al top case, parte del kit borse SW-Motec venduto in after-market dai concessionari Suzuki, che è un po' striminzito quando si ha parecchio da portarsi appresso. Meglio le borse, anch'esse soft come il bauletto, che offrono invece una discreta capienza".

Il peso della GSX-S1000F ABS è di 214 kg in ordine di marcia, mentre la sella è posta a 810 mm da terra, una quota che consente una buona padronanza del mezzo in manovra. Il serbatoio da 17 litri garantisce una discreta autonomia: "Non ho fatto prove di consumo poiché esulavano dallo scopo del mio viaggio", conclude Luca, "ma con queste potenzialità è chiaro che se si apre la manetta il livello scende in fretta...". La Suzuki GSX-S1000F è omologata Euro3.



Suzuki GSX-S1000F ABS 2016


domenica 7 agosto 2016

Kawasaki Ninja ZX-10R 2016

Sulla scia del successo del lancio della nuova Ninja ZX-10R 2016 ed il suo dominio nel Campionato WorldSBK, Kawasaki ha rilasciato il "making of" del video girato con Jonathan Rea e James Hillier. Jonathan Rea e James Hillier insieme sul circuito di Portimao. E’ accaduto davvero per la produzione del video di prodotto della nuova Kawasaki Ninja ZX-10R.

Il campione del mondo WSBK in carica e uno dei piloti più veloci di sempre sul circuito TT dell’isola di Man sono stati attori d’eccezione nel nuovo video della Kawasaki Ninja ZX-10R.Utilizzando sia la KRT Edition che la Winter Edition dell’ultima Ninja nata, I piloti hanno dovuto guidare a pochi centimetri di distanza in una serie di manovre complesse che, una volta editate, hanno dato vita ad 1 minuto e 32 secondi di pura adrenalina.

Jonathan ha partecipato come un vero professionista” afferma Frank Zoontjes a capo del progetto per Kawasaki Motors Europe, “Ha dato importanti suggerimenti in base alla sua esperienza per avere scene il più spettacolare e realistico possibile senza preoccuparsi del numero delle scene girate. James Hilier, protagonista del pluripremiato video della Ninja ZX-6R sull’Isola di Man, è stato il partner perfetto di Jonathan. Speriamo che questo making-of trasmetta anche solo parte delle intense emozioni provate nella realizzazione del video. Buon divertimento”!


Kawasaki Ninja ZX-10R 2016

Nuovo servizio Zig Zag Sharing nella capitale supportato da Yamaha Motor Europe N.V. filiale Italia.

Debutta oggi a Roma Zig Zag Scooter Sharing, il più grande servizio di condivisione su tre ruote della Capitale supportato da Yamaha Motor Europe - Filiale Italia. Si parte subito con200 Tricity 125 schierati per garantire spostamenti urbani in maniera semplice ed economica, per arrivare a breve ad una flotta completa di ben 450 mezzi.
Yamaha Tricity 125, che può essere guidato anche con la sola Patente B, rappresenta ilmezzo ideale per soddisfare l’esigenza legata alla maneggevolezza e alla stabilità nei sempre insidiosi e trafficati percorsi urbani. Il primo modello a tre ruote sviluppato dalla Casa di Iwata è infatti stato ideato con una serie di caratteristiche che lo rendono differente da altri scooter multi ruota, più ingombranti e più pesanti. Tricity 125 ispira un’immediata confidenza anche a chi non ha mai guidato uno scooter o una moto, è leggero e contenuto nelle dimensioni, agile nel traffico, e capace di garantire una sensazione di grande stabilità nelle diverse condizioni stradali cittadine.
 
L’idea di Zig Zag Scooter Sharing nasce un anno e mezzo fa da una reale esigenza, sentita dai due fondatori, di muoversi in maniera dinamica su una città e in particolare sui “sampietrini” impegnativi come quelli di Roma. “Lo sharing rappresenta il nuovo concetto di mobilità individuale: è il modo per tutelare il proprio diritto al movimento, senza sopportare gli oneri legati al possesso. Assicurazione, manutenzione, carburante diventano pensieri superati che lasciano spazio ad una forma di libertà completa” dichiara Emanuele Grazioli, Amministratore di Zig Zag. Questo su Roma è il primo passo di un progetto più ambizioso attraverso il quale vogliamo conquistare anche altri centri nevralgici come Milano, Torino, Firenze fino ad espanderci poi oltre i confini italiani in città come Madrid, Parigi, Barcellona, Berlino e Monaco” conclude Diego Rocca, di Zig Zag.
 
“È da alcuni anni che avevamo in mente un progetto di sharing e, una volta ricevuta la proposta di collaborazione di Smartventure, abbiamo voluto esserci con entusiasmo, perché Yamaha si prende cura dei bisogni delle persone e vuole migliorarne la vita, non solo con i prodotti, ma anche con i sistemi di utilizzo” commenta Andrea Colombi, Country Manager Yamaha Motor Europe - Filiale Italia. “Tricity 125 è uno scooter a tre ruote che chiunque, con la patente B, può guidare in tranquillità avendo come punto di forza la combinazione tra guida facile e intuitiva, e stabilità delle 3 ruote. Crediamo sia la soluzione migliore al problema della conformazione delle nostre strade, Roma in particolare, dove ogni giorno la sfida non è solo dettata dal traffico, ma anche dal superamento di sanpietrini, buche e rotaie. A questo riguardo sono sicuro che la nuova amministrazione farà senz’altro sua questa atavica problematica della nostra splendida Capitale.”
 
Il progetto Zig Zag è accessibile a tutti coloro in possesso di patente italiana A o B e per gli stranieri che arrivano a Roma e hanno un titolo di guida rilasciato da Austria, Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Russia, Spagna, Svizzera, USA.

La procedura per usufruire del servizio è semplice e intuitiva: è sufficiente registrarsi gratuitamente sul sito www.zigzagsharing.com o tramite la App, disponibile inizialmente per Android e IOS. Dopo aver prenotato il Tricity 125 più vicino alla propria posizione e averlo raggiunto, si inserisce il PIN che sblocca la sella, sotto la quale si possono prelevare sia il casco che il sottocasco igienico e monouso. Ogni mezzo è dotato di due caschi.
 
Zig Zag scooter sharing prevede per il noleggio tre diversi tipi di tariffe: al minuto pari a 0,29€, oraria pari a 14,90€ e giornaliera di 59,00€. La prenotazione è gratuita. 
Zig Zag ha deciso di puntare all’affidabilità sotto ogni aspetto. Per questo motivo si è rivolta ad ALD per gestire il noleggio. ALD Automotive offre infatti servizi di mobilità e gestione flotte assicurando in Italia la mobilità a clienti corporate, PMI, professionisti, P. IVA e privati.
 
“Sarò solo tuo e di altri 4 milioni di persone” e “Potrai uscire con me e tornare con un altro senza scenate di gelosia” è il claim ideato da J.Whalter Thompson Italy, che ha anche curato la creazione del logo e dell’immagine coordinata del progetto. Una campagna forte, urban e ispirata alla street art come espressione di libertà, movimento e condivisione. Il logo è nato dallo studio del simbolo riconosciuto comunemente come identificativo dello sharing sul web ed è stato enfatizzato dai colori istituzionali di Zig Zag scooter sharing che sono il giallo, il bianco e il nero, scelti perché riconoscibili, segnaletici e fun. Un segno forte in grado di comunicare tutte le accezioni positive: mobilità, collegamento, condivisione, affidabilità, semplicità di fruizione. Senza “nessun impegno”. Il concept grafico esplode sulla livrea dei mezzi, rendendoli facilmente individuabili e distintivi. Piccole opere d’arte on the road. Il lancio e la promozione del servizio sono supportati da una campagna su stampa, web, affissioni e sui mezzi di trasporto pubblico capitolino, dal lancio e fino all’autunno.
Yamaha Tricity