giovedì 21 luglio 2016

Pochi giorni fa ricorreva l’anniversario della morte di Joey Dunlop

Pochi giorni fa ricorreva l’anniversario della morte di Joey Dunlop, il pilota irlandese che più di ogni altro ha legato il proprio nome al Tourist Trophy. Il Tourist Trophy  è una corsa motociclistica che si corre, solitamente la prima settimana di giugno, sul circuito stradale dello Snaefell Mountain Course, sull'isola di Man, circuito di circa 38 miglia. Dall'anno della sua prima edizione (1907), molte vittime si sono registrati molti incidenti tra i piloti che vi prendevano parte, colpa di una elevata lunghezza da percorrere tra case, muretti, pali della pubblica illuminazione, il tutto in differenti condizioni climatiche, da ripetersi per più giri a seconda della categoria.

Il pilota più vittorioso sul circuito è Joey Dunlop, pilota britannico scomparso nel 2000 che è riuscito a conquistare nella sua lunga carriera 26 successi, seguito da John McGuinness con 23 e dal più volte campione del mondo Mike Hailwood con 14. Dunlop può essere considerato uno tra i più grandi piloti motociclistici di tutti i tempi. La sua specialità erano le corse su strada e in particolare il TT che si svolge ogni anno sull'Isola di Man. In questa gara, in cui debuttò nel 1976 e spesso si cimentò in più categorie, le sue vittorie furono ventisei e altre quattordici volte finì sul podio. Per moltissimi anni legato alla Honda, con le moto della casa giapponese conquistò anche cinque titoli mondiali consecutivi nella classe TT Formula 1, perdendo il sesto per soli tre punti, venendo battuto da Virginio Ferrari e la sua Bimota YB4 nel 1987. Per i suoi meriti sportivi è stato insignito, nel 1986, con il titolo di MBE (Member of British Empire).

Dunlop morì il 2 luglio del 2000 in una gara su strada che si svolgeva a Tallinn in Estonia. In quel momento era al comando della gara delle 125 cm³ dopo avere vinto nelle classi 600 cm³ e 750 cm³. L'incidente mortale è avvenuto quando Dunlop perse il controllo della sua moto a causa del manto stradale bagnato e la morte, istantanea, è avvenuta a causa dell'urto contro gli alberi. Come segno di rispetto poche ore dopo questo luttuoso evento anche il sito del governo estone ospitò un omaggio a Dunlop. La televisione dell'Irlanda del Nord trasmise in diretta le esequie alle quali parteciparono numerosissime persone e per l'occasione in Irlanda del Nord fu dichiarato un giorno di pace nazionale e questo fu il primo, e finora unico, giorno di pace nazionale in un secolo di conflitti. La sua città natale gli ha dedicato un parco.

Lasciò sua moglie Linda e i suoi cinque figli: Julie, Donna, Gary, Richard e Joanne, ed il fratello Robert morto in un incidente nel 2008 durante le prove della North West 200. Dunlop è ricordato per il suo carattere da montanaro schivo e per quanto fosse superstizioso, durante le gare indossava sempre una maglietta rossa e un casco con livrea gialla bordata da filetti neri, divenuto per gli appassionati di motociclismo una sorta di icona. Nel 2015 viene nominato dal Belfast Telegraph, tramite un sondaggio tra i lettori, il più grande sportivo della storia dell'Irlanda del Nord.


Nel 1996 gli venne conferito il titolo di OBE (Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico) per il suo straordinario impegno umanitario a favore dei bambini orfani della Romania. Spesso con il furgone che utilizzava per raggiungere i campi di gara distribuiva cibo e vestiti oltre che in Romania anche in Bosnia. Dunlop svolgeva questa sua opera in silenzio, coerentemente con il suo carattere schivo.
R.S. Carmichael ha dedicato la livrea di uno dei suoi camion al compianto campione irlandese.

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